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Visualizzazione dei post da novembre, 2018

Marte prima di InSight: l'anno impegnativo del Pianeta Rosso

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Tra scoperte scientifiche, tempeste, rari allineamenti astronomici e piani per il futuro, il 2018 è stato un anno importante, per il Pianeta Rosso, un anno che potrebbe concludersi in grande stile con il touchdown di InSight. Ecco gli eventi marziani più significativi degli ultimi mesi. Marte, protagonista astronomico del 2018. La missione del  lander InSight (Nasa) , che attorno alle 21.00 ora italiana del 26 novembre 2018 dovrebbe posarsi sulla superficie del Pianeta Rosso, segnerà il culmine di un anno molto importante per Marte. Il nostro vicino di casa celeste è stato al centro dei riflettori per ragioni scientifiche, per un evento meteo di eccezionale intensità (che ha messo a dura prova gli "esploratori" locali), per la pianificazione delle future missioni e per un evento astronomico che lo riguarda e che si ripete ogni 15 anni. Ripercorriamo insieme queste tappe, che abbiamo documentato negli ultimi mesi. Su Focus TV : un pomeriggio dedicato al Pianet

HD 186302, una stella uguale al Sole

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Bisognerà trovare un nome dignitoso a HD 186302, la stella gemella del Sole: avrà anche lei la sua corte di pianeti, lune e... vita? A 184 anni luce dalla Terra c'è una gemella del Sole. A 184 anni luce da noi brilla  HD 186302 , una stella che sembra avere una composizione del tutto simile al nostro Sole - tanto da essere già definita "gemella". L'annuncio della scoperta, fatta da un team di astronomi e astrofisici coordinati da Vardan Adibekyan nell'ambito dell'AMBRE Project (per la ricerca di stelle vicine simili al Sole) è pubblicato su  Astronomy and Astrophysics . Il progetto AMBRE ha preso il via dall'assunto che le stelle non nascono mai da sole all'interno di una nube di polveri e gas, ma in gruppi che possono essere composti anche da centinaia o migliaia di astri. Le stelle, poi, si allontanano le une dalle altre e risulta difficile individuare quelle che hanno fatto parte della medesima comunità iniziale. Info

Una galassia fantasma alla periferia della Via Lattea

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Antlia 2 si estende quanto la Grande Nube di Magellano, ed è 10 mila volte meno luminosa: finora era passata inosservata, ma non è sfuggita al satellite dell'ESA Gaia. La Via Lattea con la Grande Nube di Magellano (in basso a destra) e Antlia 2, in alto a sinistra: la macchia chiara e artificiale che rappresenta la galassia "fantasma" è stata aggiunta apposta nell'immagine, per consentire un paragone tra le tre famiglie stellari. Posizione e caratteristiche le permettevano di starsene perfettamente mimetizzata all'estremità del nostro disco galattico. Ma Antlia 2, una gigantesca e quasi trasparente galassia satellite nascosta dietro a una coltre di stelle e gas della Via Lattea, è stata scovata dal satellite dell'ESA Gaia. Antlia (o Ant) 2 ed è una galassia nana come le prime che si formarono nell'Universo, ma con alcune caratteristiche molto strane. Tanto per cominciare è enorme: misura quanto un terzo della nostra galassia o, se prefe

Un uragano di materia oscura nella Galassia e attorno al Sistema Solare

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Nella Via Lattea ci sarebbe della materia oscura che spiraleggia nel senso opposto rispetto a noi e alle altre stelle: la sua origine sarebbe un'antica collisione con una galassia nana. S1 Stream è una delle correnti della Via Lattea: composta da gas, polveri e stelle, fluisce a 500 km al secondo in prossimità del Sistema Solare. Uno studio suggerisce che questa corrente sia composta anche da materia oscura.  Vedi anche:   i capelli della Terra e del Sistema Solare . Nella  Via Lattea  esiste una corrente chiamata  S1 Stream : un flusso di stelle e polveri che (come il Sole) ruotano attorno al centro della Galassia, ma nella direzione "sbagliata", inversa rispetto al senso di rotazione della Galassia stessa. Secondo  un recente studio , questa corrente ( stream , per analogia con un fenomeno atmosferico terrestre, le  correnti  a getto,  jet stream ) ,  che ci sfreccia accanto alla velocità di 500 km al secondo, sarebbe composta anche di  materia oscura .

Scoperta una super Terra (forse) senza acqua. Orbita intorno alla stella di Barnard

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Scoperto un pianeta roccioso che orbita attorno alla stella di Barnard, a circa 6 anni luce da noi: sembra essere una "super Terra", forse troppo fredda per avere acqua liquida in superficie. Illustrazione: ecco come potrebbe apparire a un visitatore terrestre il pianeta di Barnard, sulla base dei dati di cui disponiamo. La sua massa è di 3,2 volte la Terra ed è molto freddo: questi i primi dati sull'esopianeta distante "solamente" 6 anni luce. La sua debole stella madre ( la Stella di Barnard ) gli fornisce solo il 2% dell'energia che noi riceviamo dal Sole, è questo ne fa (molto probabilmente) un mondo ghiacciato. Il  pianeta di Barnard  (ufficialmente  Barnard's star b , o  GJ 699 b ) è separato dalla sua stella da circa 60 milioni di km, meno della metà della distanza fra la Terra e il Sole. Tuttavia la sua stella è una  nana rossa , quindi non riscalda molto il suo pianeta: gli astronomi stimano che in superficie ci sia una tempe

Una "mucca" nello spazio pone una serie di interrogativi agli astronomi

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Una stella, che per una serie di coincidenze è ormai nota con questo nome curioso, è esplosa con modalità completamente diverse da quelle osservate in passato dagli astronomi. Il  16 giugno 2018  un gruppo di astronomi rilevava una potentissima esplosione,  a circa 200 milioni di anni luce dalla Terra, nella  costellazione  di Ercole. Inizialmente si pensò di trovarsi di fronte a una  supernova  (una particolare stelle che esplode e muore)  alla quale fu assegnata la sigla  AT2018cow . Le tre lettere finali sono in realtà frutto di una coincidenza legata alla circostanza che, quando si registrano questi fenomeni, nel nome viene inserita una sequenza alfabetica che dipende dal momento in cui il  fenomeno  stesso viene osservato. Ma il fatto che quelle tre lettere,  cow , in inglese significhino mucca, ha contribuito a far sì che, da quel momento, tra gli addetti ai lavori si sia generato il "fenomeno-mucca". i L'esplosione di AT2018cow osservata dallo

La fontana di gas cosmici creata da un buco nero supermassiccio

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Per la prima volta osservato un buco nero che attira gas molecolare freddo e lo spara nei getti relativistici, in un meccanismo che ricorda quello della pompa idraulica di una fontana. Immagine dell'ammasso galattico dove risiede il buco nero. In giallo il gas freddo in caduta verso il buco nero, in rosso il gas caldo in allontanamento. Gli astronomi  hanno "visto"  per la prima volta un buco nero supermassiccio che  ricicla  i gas della sua galassia: dopo essere stato sparato nello spazio, il gas ricade verso il buco nero e il ciclo ricomincia. Questa  fontana cosmica  si trova nell'ammasso galattico  Abell 2597 , al centro della più brillante galassia del gruppo. Ricostruzione artistica di un gigantesco buco nero con un disco di accrescimento composto dalla materia che gli sta vorticando attorno. Ai due poli i getti di gas.  | NASA DENTRO O FUORI.  I buchi neri attirano e inghiottono tutto ciò che li circonda, comprese le nubi molecolari